La Pura Vida, Gianluca Gotto – Recensione

Memento mori, ricordati che morirai.
Si, lo so, partenza leggera.
Eppure questo articolo voglio aprirlo così, con una di quelle frasi che ti scuotono dentro, ma che purtroppo tendiamo a dimenticare. Viviamo come se il nostro tempo fosse eterno, costantemente presi da mille impegni e scadenze, ma cosa ne rimane dei nostri sogni?
Leggendo La Pura Vida di Gianluca Gotto, ti rendi conto che forse è proprio questo il punto: non temere la morte, ma temere di non aver mai vissuto davvero.
La Pura Vida è un romanzo ispirato alla vita dell’autore, che racconta un viaggio in Costa Rica alla ricerca di libertà, felicità e di un senso più autentico della vita.
Il protagonista si chiama Alessio, un ragazzo nel bel mezzo di una profonda crisi esistenziale (di quelle forti, che ti fanno venire voglia di mollare tutto e aprire un chiringuito in spiaggia).
La sua vita fino a questo momento sembra essere andata avanti su binari prestabiliti.
Alessio ha 29 anni, si è laureato, vive a Milano, ha un buon lavoro… insomma, la check-list della “vita perfetta” ce l’ha tutta.
Ha sempre fatto tutto a regola d’arte. Ma proprio quando si trova a fare i conti con la fragilità della vita, a causa di un neo sospetto, si rende conto di aver vissuto con il pilota automatico, perdendone completamente il controllo.
“Non c’era nulla che mi desse la pelle d’oca, mi facesse venire voglia di sorridere o piangere per la nostalgia, mi portasse ad esclamare: “Potrei anche morire, ma quella soddisfazione me la sono tolta”.
“Non c’era mai stato quel momento di pura adrenalina in cui sei consapevole di prenderti un grosso rischio per provare a svoltare la tua vita. Non c’erano stati grandi sogni per cui essere disposti ad andare contro tutto e tutti, che se poi se vanno male non fa niente, almeno sai di aver creduto in qualcosa più grande di te.“
“In quell’istante compresi che Giovanni aveva ragione: non avevo paura di morire. C’era qualcosa che mi terrorizzava molto di più, ed era l’idea di andarmene senza aver vissuto. Come quel sole d’autunno: come non fossi mai esistito”.

“Come non fossi mai esistito”… Ti avviso: dopo aver letto questo libro, preparati a due settimane in cui questa frase ti rimbomberà in testa come il suono di un disco rotto. In un modo o nell’altro ti ritroverai a mettere in discussione tutto.
Ma è proprio questa la magia dei libri di Gianluca Gotto: senza mezze misure, ti fanno dubitare di ogni tua certezza.
È come se l’autore ti guardasse dritto negli occhi e ti chiedesse: “Ehi, cosa stai facendo? Stai bene? Sei felice? Ma lo sei davvero?”. Domande semplici, no? Eppure capaci di mandarti in crisi per ore. Perchè si sa, possiamo mentire a chiunque, tranne che a noi stessi.

Ma torniamo di nuovo al libro.
Alessio un giorno, a casa del padre ritrova un foglietto in grado di cambiare il corso degli eventi. Su quel foglietto scrisse da giovane tutti i suoi sogni, tutti i suoi desideri, anche quelli forse più folli. Una sorta di bucket list.
Alessio si è perso, non sa chi è, non si riconosce più, e da quel momento quella bucket list diventerà la sua guida.
Nel libro emerge come a volte per ritrovarci dobbiamo fare un passo indietro. Chiederci: Da dove abbiamo iniziato? Cosa ci ha fatto battere il cuore? È da li che bisogna ripartire.
Proprio grazie a questa lista dei desideri Alessio parte per la Costa Rica. Un viaggio che in un modo o nell’altro gli cambierà la vita.
Proprio in Costa Rica incontrerà, conoscerà e farà sua la filosofia della Pura Vida.
E no, non è solo una frase carina da stampare su una t-shirt: è un vero e proprio stile di vita.

Al termine del libro, nell’ultimo capitolo, Gianluca Gotto ci lascia una definizione di questa filosofia, descrivendo i 6 pilastri di cui è composta. Una specie di “kit di sopravvivenza” per chi ha deciso che vivere a metà non è più un’opzione.
Per prima cosa, cos’è la Pura Vida? è leggerezza e spensieratezza, ma è anche l’arte di apprezzare la bellezza delle piccole cose. Tipo godersi un tramonto senza tirare fuori il telefono 83 volte per fotografarlo. Pura Vida è amore per la vita, in ogni sua forma.
Il primo pilastro è la Fiducia: “Quando proteggi la tua mente dai pensieri negativi e da tutte le notizie tragiche non necessarie, lo spazio che si crea è riempito dalla fiducia.”
Non significa vivere nel mondo delle fate ignorando i problemi, eh. Vuol dire semplicemente smettere di dare per scontato che tutto andrà male. Perché, indovina? a volte va anche bene.
Il secondo pilastro è la Passione: “Siate presenti, attenti, coinvolti. Non fatevi ossessionare dall’obbiettivo finale, godetevi il processo. Perchè, se approcciate le giornate con apatia, superficialità, fretta e disinteresse, le vostre giornate saranno tutte grigie e indistinguibili tra di loro. Se invece agite con passione, se mettete il cuore in ogni cosa che fate, soprattutto le più piccole e insignificanti, ogni attimo sarà diversi dagli altri.”
E in una società basata sulla fretta e la produttività il terzo pilastro, la Lentezza, è forse il più significativo: “Ad andare troppo di fretta tutto risulta in bianco e nero, solo rallentando riesci a vedere le sfumature, i colori.”
Viviamo in un mondo in cui se non rispondi a un messaggio entro 4 minuti ti danno per disperso. Rallentare è un atto rivoluzionario. Fermarsi, respirare, non serve solo a rilassarsi: serve a ricordarsi che siamo vivi. E no, non vale rallentare solo in coda al semaforo.
Il quarto pilastro è poi la Natura: “Prova a coltivare un rapporto profondo con la natura, capirai che non sei solo, non lo sei mai stato e mai lo sarai”.
Questo non significa che devi trasferirti sui monti e vivere come un monaco eremita. A volte basta molto meno, come una passeggiata, in una giornata di sole, nel parco dietro casa. In mezzo alla natura ritrovi te stesso, senza bisogno di filtri e connessioni veloci.
Il quinto pilastro è la Semplicità, quella semplicità tipica dei bambini che tendiamo a perdere in età adulta. “La vita non si complica da sola, siamo noi a incasinarla”.
In parole semplici: meno decisioni, più chiarezza. Meno drammi, più vita vera.
Infine il sesto pilastro, il mio preferito, la Spontaneità“Se c’è una persona che ti piace, se hai un sogno che vuoi realizzare, se c’è un viaggio che vorresti fare, passa all’azione. Non pensarci troppo, perchè la tua mente non è programmata per renderti felice, ma per farti sentire al sicuro, anche se questo ti rende infelice. Alla parte più razionale di te non piacciono i cambiamenti, anche se servono a farti evolvere. Se vuoi vivere la Pura Vida ritrova la spontaneità del vivere.”
Fallirai? Forse, ti rialzerai? Sicuro, avrai vissuto davvero? Assolutamente si.

E’ quando lessi “Se c’è un viaggio che vorresti fare, passa all’azione” capì che l’Universo mi stava parlando, non poteva essere un caso.
Da settimane pensavo di prenotare i voli per il mio primo viaggio in solitaria. Ma in qualche modo, la mia mente, forse pensando di proteggermi, continuava a trovare scuse per non farlo. Ora era arrivato il momento di passare davvero all’azione, mi alzai dal divano, aprii il computer e cercai “voli low cost Palermo”.
Se non lo avessi fatto avrei vissuto con il rimpianto per sempre.

Al termine del libro troverai uno spazio dove annotare tutti i tuoi sogni e desideri. Io lo considero una vera e propria bussola. Quando i sogni sono chiari davanti a te, smarrirsi diventa quasi impossibile (o almeno, molto più difficile).
Da quando ho iniziato a scrivere i miei desideri, la mia bucket list è diventata il mio faro. Ho fatto cose che prima mi sembravano impensabili: vivere alle Canarie, fare il bagno nell’oceano, surfare (o almeno provarci, prima che la tavola mi colpisse dritta sul naso), viaggiare da sola e, finalmente, aprire il mio blog. Ogni piccolo passo mi ha riportato a me stessa, a quella sensazione di essere veramente viva, come se tutto finalmente si fosse allineato.

E tu, cosa stai aspettando? Non lasciare che i tuoi sogni restino nel cassetto. Fai il primo passo. L’azione è l’unica strada per scoprire davvero chi sei.
Spero che questo libro possa darti la spinta necessaria per andare Oltre quelle paure che impediscono al tuo cuore di volare alto e leggero.
E come scrive Gianluca Gotto nelle ultime righe: “Se stai leggendo queste parole significa che sei vivo. Punta verso il cielo, con tutta la spontaneità che hai nel cuore”.
Se leggerai La Pura Vida fammi sapere cosa ne pensi. Sono super curiosa di scoprire la tua opinione!
Pura Vida!

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